Letture estive: Patagonia e l’impegno per l’ambiente

L’estate è il momento dell’anno in cui ci si dedica di nuovo, con un po' di calma, alla lettura. E se ci sono libri che puntano alla leggerezza dell’animo e alla distrazione, ci sono anche libri che trattano un diverso tipo di leggerezza: un modo nuovo, più easy e meno invasivo di fare business.
Non siamo certo qui a consigliarvi un libro di economia aziendale, ma uno dei libri che, nonostante l’argomento fortemente verticalizzato, ci ha appassionato di più.

"Let my people go surfing, la filosofia di un imprenditore ribelle" di Yvon Chouinard

Facile parlare di autobiografia o della storia di un’azienda. Questo libro è qualcosa di più. Scritto in prima persona da Yvon Chouinard, fondatore di Patagonia, non si limita a raccontare nascita e vita del brand Patagonia, ma ne racconta l’anima, le motivazioni, l’approccio, aspetti che vanno ben al di là della mission aziendale.

Patagonia non è solo un brand, ma un modo di affrontare le scelte d’acquisto e la vita all’aria aperta. È il risultato di una spinta personale di Chouinard verso un comportamento aziendale responsabile e consapevole, rispettoso dell’ambiente e profondamente coinvolto nello sviluppo di materiali e tecnologie a minimo impatto ambientale. Non si tratta di greenwashing, perché Patagonia nasce dal rispetto.

Nella prefazione Naomi Klein scrive “Proteggi ciò che ami. Un fiume, Una montagna, Una giacca. Un paio di scarponi da trekking. Tutto conta perché tutto è connesso. Yvon Chouinard dimostra chiaramente l’esistenza di un legame forte, tra il trattare le nostre cose come se fossero usa e getta e il trattare allo stesso modo le persone che le producono. E tra il considerare le nostre cose come spazzatura e il considerare il nostro pianeta, che ne è la fonte, come una discarica”.


Dopo una breve ma entusiasmante storia della nascita e dello sviluppo di Patagonia, da un capannone (come vuole la tradizione del sogno americano) ad un brand multinazionale, Chouinard dedica la seconda e più corposa parte del libro ad esplorare le filosofie che sottostanno alla vita nel mondo Patagonia.

Attenzione: non parliamo di autoincensamento e disquisizioni su quanto sia superiore Patagonia, ma di una chiara presa di posizione nei diversi aspetti che concernono un’azienda.

In sostanza la sezione filosofie risponde a delle domande molto più profonde e risponde con l'entusiasmo di chi è ancora innamorato:

• A quali esigenze risponde il design dei prodotti Patagonia? Solo esigenze del cliente o anche esigenze di tipo ambientale? Come far coincidere i due aspetti?
• Come la produzione e la distribuzione sono state costruite per avere il minimo impatto?
• Cos’è il marketing per Patagonia e perché ha deciso di andare contro corrente?
• Come viene selezionato il personale? Perché viene scelto solo tra appassionati senza freni? Perché i dipendenti vengono invitati a godersi l’onda giusta al momento giusto o la giornata perfetta per il trekking anche se nel canonico orario d’ufficio? Come viene gestito l’equilibrio tra famiglia e lavoro?
• Quali sono le base del pensiero ambientalista di Patagonia, in cosa si impegna e perché?

Il linguaggio semplice, diretto e profondamente coinvolgente di Chouinard ti porta in un viaggio attraverso i decenni, la cultura, l’economia per approdare su lidi sconosciuti ai più. E ti viene voglia di farne parte.

Guarda il video.

‘Ci piace indossare quello che progettiamo, fabbrichiamo e vendiamo e avere un rapporto diretto con il prodotto del nostro lavoro. Non cerchiamo di pensare come il cliente, ma in quanto clienti ci arrabbiamo quando un prodotto ci delude e siamo orgogliosi quando ci soddisfa. Non posso concepire che un’azienda voglia essere la migliore per poi impiegare gente che non si entusiasma per i suoi prodotti” (Y. Chouinard)

CREDITS Foto testata: R. Hallman

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CREDITS Foto Libro:

Cover: Winter swell at Rincon Point, 1973. Photo: Steve Bissell.

Book photo: Tim Davis